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Con Vallée d’Aoste Ecologie una nuova vita per i rifiuti

26 ottobre 2023

La nostra impresa associata Vallée d’Aoste Ecologie è stata intervistata dalla rivista "L'Imprenditore"

Questa piccola realtà di Saint-Marcel si è specializzata come centro di raccolta di veicoli fuori uso, fornendo un’ampia gamma di servizi che vanno dalla vendita di ricambi usati alla raccolta e stoccaggio di rifiuti pericolosi e di apparecchiature elettriche ed elettroniche. A guidarla è una squadra tutta al femminile, che ha fatto della tutela dell’ambiente un impegno prioritario, come racconta la responsabile amministrativa Stefania Papa

Azienda a completa e tenace trazione femminile, con madre e tre figlie a seguire il progetto imprenditoriale, Vallee d’Aoste Ecologie – 930mila euro di fatturato nel 2022 e nove dipendenti – è impegnata dal 2010 nel settore della demolizione delle auto dopo aver iniziato la propria corsa commerciale molti anni prima a Torino, dove la prima generazione dei Papa aveva fatto l’esordio sul mercato nel campo della rottamazione di materiali ferrosi e non. Nel quartier generale di Saint-Marcel, in provincia di Aosta, vengono offerti anche altri di altri servizi alla clientela, tra cui quelli relativi alla raccolta di rifiuti e rottami, ai veicoli sequestrati o in fermo amministrativo oltre che al soccorso stradale.

LA SEDE DI VALLEE D’AOSTE ECOLOGIE

“Devo dire che per il bacino d’utenza valdostano siamo pure sovradimensionati e così, per rendere economicamente sostenibile un impianto come il nostro, abbiamo dovuto necessariamente diversificare le attività, anche se il focus rimane sulla gestione dei veicoli fuori uso – spiega Stefania Papa (nella foto, la seconda da sinistra), socia e responsabile amministrativa di Vallée d’Aoste Ecologie, che assieme alle altre due sorelle Ludovica e Giovanna rappresenta la terza generazione –. Tra i servizi offerti ci sono pure il ritiro di rifiuti d’officina, delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, depositeria per l’acquirente, commercializzazione dei rottami. Facciamo, insomma, tutto quanto possibile per andare avanti in un periodo non facilissimo”.

Sì, perché la situazione in cui versa il settore è legata agli alti e bassi dovuti soprattutto agli incentivi alla rottamazione che provocano sensibili oscillazioni.

“È un problema che porta serie ripercussioni sul business di Vallee d’Aoste Ecologie, visto che quando ai clienti non viene consegnata la nuova macchina acquistata, questi non possono dare indietro la vettura da rottamare perché altrimenti sarebbero, per la maggior parte, costretti a muoversi a piedi – conferma Papa –. Quindi dobbiamo fare periodicamente i conti con frenate e picchi, momenti dettati dalle dinamiche interne alla filiera dell’automotive. Purtroppo questo determina spesso situazioni d’emergenza o forte calo generale, passaggi difficili da metabolizzare per un’azienda come la nostra”.

Anche se il frangente storico non è dei migliori, Vallee d’Aoste Ecologie riesce comunque a mantenere una buona posizione sui mercati di sua competenza sfruttando anche la reputazione conquistata negli anni.

Fortunatamente abbiamo in essere parecchi contratti con le case costruttrici e in questa maniera ci assicuriamo le auto della maggioranza dei marchi mentre continuiamo ad acquistare dal demanio, andandoli a prendere direttamente nel vercellese, novarese e verbano, veicoli confiscati che poi portiamo a Saint-Marcel per rottamarli”.

Un lavoro perciò a largo spettro indirizzato per andare incontro alle necessità di concessionarie, del privato cittadino o di chi cerca, sia all’ingrosso che al dettaglio, ricambi che vengono da veicoli ormai a fine vita.

“Da Torino gestivamo in precedenza quattro concessionarie e avevamo già collaborazioni con clienti qui in zona, ai quali però non riuscivamo a dare, come nostra abitudine, un servizio celere a causa della distanza – chiarisce la responsabile amministrativa della Pmi valdostana –. Per questo motivo si è deciso di aprire una sede satellite rispetto a quella piemontese e la scelta è stata premiata dal gradimento della gente del luogo, che forse ci ha visto come chi poteva aprire una porta sul futuro pure nella loro regione”.

E per abbinare gli aspetti commerciali alla cura dell’ambiente circostante, Vallee d’Aoste Ecologie è molto attenta nell’inseguire i propri obiettivi tenendo però sempre in grande considerazione la salvaguardia dell’ecosistema del territorio.

“Per noi è un aspetto fondamentale, perché occupandoci di cose potenzialmente pericolose come liquidi e batterie è necessario che il personale sia formato, sensibilizzato e che il nostro impianto abbia attrezzature in grado, al bisogno, di contribuire ad arginare gli eventuali errori. Non volendo creare danni, la struttura è stata così pensata per preservare l’ambiente dalle attività di tutti i giorni e in più ci occupiamo nel recupero di pezzi e materiali nella sua forma più alta, tanto che l’avanzo dopo questa opera di riciclo risulta quasi nullo”.

 

IL DEPOSITO DI VALLEE D’AOSTE ECOLOGIE

Ma quanto è impegnativo occuparsi di recupero di rifiuti ed altro in Italia soprattutto in questo periodo?

“Veramente molto. A livello amministrativo-burocratico sosteniamo un peso enorme rispetto a quelli che sono gli introiti e da imprenditrice le dico che bisogna fare i salti mortali per mandare avanti un’azienda. Gli investimenti da mettere in campo, infatti, sono notevoli sia che si ritirino 20mila macchine l’anno o mille come accade a noi. Dobbiamo avere gli stessi requisiti di impianti decisamente più grandi del nostro e serve coraggio per provare a resistere, una situazione certificata dai tanti colleghi ormai intenzionati a mollare”.

Nonostante le forti preoccupazioni sul presente, in ogni caso alla Vallee d’Aoste Ecologie si continua strenuamente a gettare un occhio sugli anni a venire dopo aver conseguito da poco le certificazioni Iso 9001 e 14001.

“Per prima cosa vorremmo tanto automatizzare il più possibile il processo di bonifica macchine e ampliarci per poter accogliere anche veicoli fuori uso elettrici”, conclude Stefania Papa.

(Nella foto in alto, da sinistra: Ludovica Papa, Stefania Papa, Anna Maria Santoro e Giovanna Papa)